Mi chiamo Luca (nome di fantasia) e tutto è iniziato dieci anni fa circa con lo screpolamento del frenulo, bruciore taglietti e sanguinamento dopo i rapporti.

Pian piano anche durante la giornata sentivo bruciori e stranezza, poi la comparsa di una macchia bianca sul glande con prurito. Mi reco dal medico di base il quale mi dice di cambiare detergente intimo che magari è troppo aggressivo.

Nulla, continua a peggiorare.

Vado di nuovo e guardandolo mi dice che è malridotto dando la colpa al sesso e mi cambia ancora sapone intimo. Nel frattempo, si stabilizza il frenulo, il prurito scompare e quindi lo sottovaluto credendo stesse regredendo, ma la macchia sul glande aumenta non dandomi fastidi se non al mare o dopo il sesso.

Così, informandomi un po’ online, scopro che questa macchia può essere o tumore o lichen sclerosus.

Vado subito da un dermatologo privato che dichiara subito lichen. Vado al reparto malattie rare e senza biopsia mi danno esenzione per lichen.
Nel frattempo, vedo che il mio pene si è incurvato e mi reco al reparto malattie rare pensando a una conseguenza del lichen ma mi fanno ecografia peniena in erezione con esito malattia di Peyronie, non causato da lichen, ma solo sfortuna di avere due patologie al pene.

Un 2021 orrendo in quanto ora la mia vita sessuale si è ridotta per un notevole calo della libido.