Lisclea, da sempre in prima linea per aiutare i pazienti affetti da Lichen Sclerosus è lieta di annunciarvi una nuova iniziativa: “Progetto Psicologhe”.
Dopo un lungo periodo fatto di incontri, colloqui e progettualità, è nata un’importante collaborazione con la psicoterapeuta dott.ssa Chiara Scarpulla.

Tale collaborazione, della durata di sei mesi, si svolgerà attraverso diversi incontri tra le dottoresse e i pazienti associati.

L’iniziativa è stata presentata cinque mesi fa ad un gruppo di pazienti che l’hanno accolta con grnade entusiasmo.
Si sono formati così due gruppi che a breve inizieranno l’avventura.

Il Lichen Sclerosus è una malattia molto complessa da affrontare, da gestire. Richiede ad ognuno di noi uno sforzo immenso per affrontare ogni giorno dubbi e paure con la consapevolezza che tale malattia non ci abbandonerà mai, tra periodi di attività e di quiescenza.

Poter capire, capirsi, confrontarsi, elaborare, prendere il tempo di ascoltare e ragionare è fondamentale. Siamo certi che questi gruppi di supporto, organizzati dalle psicoterapeute IRPPI (Istituto Romano di Psicoterapia Psicodinamica Integrata), saranno molto utili per tutti coloro che ne prenderanno parte.

LA FORZA DEL GRUPPO

La partecipazione al gruppo aumenta l’efficacia di un percorso verso il proprio benessere individuale, facilitando cambiamenti nella propria vita quotidiana.
E ‘una metodologia di sostegno psicologico, che facilita lo scambio e la condivisione in uno spazio nuovo, unico, in cui rispecchiare esperienze personali.

L’attivazione di esperienze di reciprocità e confronto permetterà di elaborare i propri vissuti emotivi, in un luogo sicuro.
Insieme si possono gettare le basi per il raggiungimento di quel risultato terapeutico e curativo, che conduce verso un self empowerment e una migliore qualità della vita. In gruppo, infatti, ci si sente meno soli e quando si vive un momento di difficoltà spesso ci si sente isolati nel dover affrontare il tutto.

Il gruppo è un complesso di individualità distinte tra loro ma anche un “organismo” unico, che diventa il motore di importanti processi di cambiamento. Diversi motivi rendono, dunque, il sostegno psicologico di gruppo molto utile: In primis, la protezione. Il gruppo, infatti, offre uno spazio protetto in cui elaborare ed esprimere vissuti.

  • l’accoglienza, nel gruppo si crea sempre un clima di accoglienza e rispetto reciproco;
  • il confronto: attraverso lo scambio delle singole esperienze e la conoscenza delle sofferenze altrui si acquisisce una maggiore consapevolezza della propria sofferenza e il disagio diventa più sopportabile perché condiviso, alleggerendo il vissuto individuale e stimolando la costruzione di strategie personali per risolvere le difficoltà sperimentate;
  • l’espressione delle emozioni: il gruppo consente di raccontare la propria esperienza e di dare voce alla propria sofferenza interiore che spesso per vergogna, o per paura di non essere compresi, vengono taciuti;
  • il rispecchiamento: un aspetto fondamentale del lavoro di gruppo, che permetterà ai partecipanti di vedere più attivamente ciò che avviene dentro di sé e di attivandosi aiutando gli altri;
  • i conduttori: esperti in metodologia di gruppo, garantiranno la creazione di un clima partecipativo che stimolerà le dinamiche di gruppo, offrendo supporto e consulenza. I conduttori sono formati all’approccio integrato dell’IRPPI, Istituto Romano di Psicoterapia Psicodinamica Integrata, il cui impianto scientifico si basa sulle più attuali concettualizzazioni psicodinamiche della personalità, integrate alle recenti ricerche osservazionali e sperimentali della psicologia dello sviluppo e delle neuroscienze affettive (Beebe e Lachmann, 2002; Tronik, 2008; Bateman e Fonagy, 2006; Fonagy et al., 2002; Gallese et al., 2006; Panksepp e Biven, 2012; Panksepp e Davis, 2018).
    Secondo questa metodologia l’uomo è un’unità psicobiologica, in cui la realtà psicologica si presenta come un sistema dinamico intento ad una continua costruzione di significati emozionali e di assetti motivazionali nuovi (Gallese et al., 2006, Gabbard 2011, 2015, Lago 2006, 2016).
    Nel gruppo si faciliterà proprio questo processo di costruzione e integrazione che porterà ad indossare “nuovi occhi” per vedere la realtà e il proprio modo di relazionarsi con essa.

FASI DI LAVORO

Le prime fasi di lavoro di gruppo rappresenteranno un primo momento dell’intervento gruppale, non solo conoscitivo ma organizzativo e di creazione di quella cornice che preparerà al lavoro sui contenuti psicologici ed emotivi. L’approccio multidimensionale, bio-psico-sociale (Hengel 1977) e multi-strumentale permetterà la convergenza di aspetti clinici, descrittivi, comportamentali, sociali e di funzionamento psicologico.

Il metodo e la prassi della Psicoterapia Psicodinamica Integrata (PPI), si pone come obiettivo la maturazione e il cambiamento. Nel gruppo, infatti, verrà facilitato quel processo creativo che porterà ad attivare rappresentazioni nuove e un nuovo modo di vedere il mondo, attraverso una nuova esperienza di apprendimento sul campo, permettendo la formazione di nuovi e personali approcci e capacità, superando quel conflitto tra individuo e ambiente (Bion 1962). La stessa creatività di un’artista con il suo strumento, musicale, letterario, figurativo, cinematografico etc., così come il nostro pensiero verbale.

progetto psicologhe- 3