Mi chiamo Bianca (nome di fantasia), ho 40 anni e da 3 anni mi è stato diagnosticato il Lichen Sclerosus.

In realtà credo che la mia odissea sia iniziata fin da bambina, infatti ho sempre sofferto di pruriti intimi e bruciori già dai primi anni delle elementari per poi passare a cistiti croniche, insomma un’odissea su tutti i fronti.
Nessuno si è mai accorto di questo mio problema, il prurito è sempre stato sottovalutato o curato come altre patologie.
A partire dai 33 anni ho visto non so quanti ginecologi in lassi di tempo veramente ristretti, prima per il papilloma e poi per l’endometriosi di cui sono stata anche operata. Ma niente. Il prurito è sempre stata una costante, ma nessuno ha mai visto niente o si è mai posto delle domande o ha fatto approfondimenti.

Nel 2018, causa recidiva endometriosi, cambio per l ‘ennesima volta dottore che al primo incontro mi suggerì una visita in un centro specializzato per il lichen perché a suo parere ne ero affetta con un evidente incappucciamento del clitoride e macule bianche.
Così feci e alla visita di controllo mi fu diagnosticato.

Da li iniziai le cure con il cortisone e ne trassi per la prima volta davvero dei benefici. Ad oggi posso dire che ci sono alti e bassi, periodi in cui non ho fastidi alternati da altri in cui uso il cortisone.

Purtroppo, il cambiamento anatomico sarà inevitabile e questo mi fa paura.
Anche la sfera intima ne ha risentito, soprattutto psicologicamente, ma da una parte mi è stato chiaro come mai ho sempre avuto dolori durante i rapporti e ho smesso di farmene una colpa. Finalmente sapevo il motivo.

Spero che la mia testimonianza sia utile e soprattutto dico di non sottovalutare determinati sintomi o segnali che il nostro corpo ci manda.

Grazie all’associazione Lisclea e alle bravissime volontarie mi sono documentata e resa conto di che cos’è questa malattia e che non siamo sole.

La mia speranza per il futuro è che rimanga lì, latente.
In bocca al lupo a tutte