Mi chiamo Carola (nome di fantasia).

Nel 2010 avevo 37 anni, ero in ospedale dove lavoro e ho sentito un fastidio strano (io soffro da sempre di candida, ma era diverso).
Mi sentivo come se fossi stata in bicicletta per ore, non era bruciore, non era prurito, non avevo perdite, sentivo anche una scossetta al nervo pudendo, era una cosa che non riuscivo a spiegare.

Ho visto il primo ginecologo che mi fa tampone e pap test ed è tutto negativo. Mi diagnostica la vaginite, mi riempie di ovuli, creme, detergenti, ma nessun miglioramento.

Intanto passano mesi in cui giro tra dermatologi e ginecologi che mi fanno fare test allergici, creme, agli ormoni, cortisone e io non miglioro.

Arrivano i primi attacchi di panico, invalidanti. Mi sentivo senza speranza, vivevo solo con antidepressivi e ansiolitici ad alte dosi. Psicologo e psichiatra, perché per i medici ero psichiatrica.

Passano quasi due anni da incubo, niente sesso, attacchi d’ansia, dimagrimento perché non mangiavo. Niente gite, poco mare, niente jeans, ho passato anni in tuta, perché tutto mi irritava!

Nel 2013 la luce infondo al tunnel, vado dalla dottoressa Radaelli e Agnoli in Mangiagalli. Mi visitano e con un cotton fioc, sfregiato asciutto sulla vulva mi dicono: è vulvodinia, non hai più le grandi labbra, sei da curare e poi da operare.

Ho pianto di gioia, non ero matta ne visionaria!

Finalmente sono stata curata supportata, e mi hanno mandato da colui che ancora chiamo il mio salvatore, il dottor Massimiliano Brambilla, mi ha praticato 4 interventi di lipostruttura e la biopsia che ha dato diagnosi di Lichen Sclerosus!

Ora io sono una donna di 49 anni, ancora in terapia ansiolitica, per colpa del l’incompetenza di svariati medici, ma ho una vita normale priva di dolore. Sono sempre seguita dalla Mangiagalli e ho consigliato a tantissime ragazze di rivolgersi a loro.

Diagnosi fatta in due anni, due anni, è tantissimo, ancora mi chiedo perché nessuno si sia mai accorto del l’anatomia cambiata della vulva e clitoride.

Grazie e buona vita