Mi chiamo Carlotta (nome di fantasia) e sono sempre stata sana come un pesce fino a quando a febbraio 2021 comincio ad avvertire qualche bruciore sul pube e sulla vulva.

Inizialmente pensavo fosse una semplice irritazione passeggera, ma dopo qualche settimana iniziarono a presentarsi dei micro taglietti sottili e lunghi tra le grandi e le piccole labbra. Insomma, un bel fastidio.

Sono andata a fare una visita dalla ginecologa di un consultorio privato laico di cui sono paziente da una vita e lei minimizza dicendomi di cambiare detergente.
Dopo 10 giorni, la situazione non cambia e ritorno al consultorio ma mi faccio visitare da un’altra ginecologa, che minimizza e mi consegna un tubetto di cicatridina.

Inutile dire che la situazione non cambiava, avevo pruriti e bruciori con i taglietti che andavano e venivano.
Siccome sparivano magicamente in una notte ho deciso di fotografarli in modo tale da presentarmi con delle prove alle future visite dato che tutte minimizzavano.

L’ultima ginecologa mi prescrive un tampone interno e mi dice che se fosse risultato negativo di andare da una dermatologa.

Faccio il tampone che ovviamente risulta negativo e prendo appuntamento da una dermatologa di un centro medico privato perché con il pubblico i tempi di attesa erano biblici.
La dermatologa guarda le foto che mi ero scattata e mi fa una visita veloce decretando probabile dermatite da contatto. Mi prescrive 10 gg di crema Advantan (cortisone) e mi consiglia i patch test.

Io intanto compro tutte le mutande in cotone bianco e le lavo a mano con sapone di Marsiglia.
Con l’Advantan la situazione cambia radicalmente ma dopo i 10 gg di terapia torna tutto come prima.

Vado a fare i patch test e risulto allergica a nichel e cobalto, ma mentre il dermatologo mi toglie i cerotti parliamo e mi chiede perché ho fatto i test. Gli racconto tutto e mi chiede di visionare le foto dei taglietti e mi fa una visita improvvista e veloce. In 5 min mi dice che secondo lui ho il Lichen ma che avrebbe dovuto visitarmi meglio.

Io esco dalla visita sconsolata e faccio quello che tutti fanno ma che nessuno dovrebbe fare: guardo su Google e mi si rizzano i capelli.

Chiedo in giro a tutte le mie amiche e conoscenti il nome di una brava ginecologa e decido per una all’Humanitas. Essendo privata me la cavo in poco tempo. Le racconto i miei sintomi e lei ancora prima di farmi sdraiare sul lettino mi dice che potrebbe essere Lichen. Dopo la visita me lo diagnostica. Mi rassicura molto spiegando che è una malattia cronica ma che se tenuta ben a bada ha dei picchi e dei down.
Si raccomanda di stare tranquilla, mangiare sano, non stressarmi e di prendere il clobesol per 3 mesi.

Intanto facendo ricerche su fb ho incontrato l’associazione Lisclea e il gruppo fb che mi ha aiutata tantissimo ad orientarmi e a trovare comprensione ed empatia. Tra qualche giorno finisco la cura dei tre mesi e sto decisamente meglio.

Il Lichen va un po’ a giorni, in alcuni momenti si fa sentire di più in altri non mi ricordo neanche di averlo.

A settembre farò la visita di controllo dalla mia ginecologa ma a novembre ho fissato la visita alla Mangiagalli perché comunque non so ancora che Lichen ho.

Ad avere la diagnosi ho impiegato 3 mesi.
So che questa malattia mi accompagnerà per tutta la vita anche se spero che la scienza faccia progressi, nel mentre seguo i consigli delle dottoresse e mi confronto sul gruppo fb di Lisclea.

Grazie mille di tutto siete oro!