LA GINECOLOGA E SESSUOLOGA – Dottoressa Maite Fernandez
Il Lichen è come un filo rosso che accomuna donne, uomini e bambini di tutto il mondo. Tra questi Paesi vi è la Spagna dove, in occasione dei convegni promossi da LichenHub e a cui LISCLEA ha preso parte nel 2024 e nel 2025, abbiamo incontrato la dottoressa Maite Fernandez.
“Passione per aiutare” è il motto del suo sito. Cosa significa? Da dove nasce questa passione?
“Passione per aiutare” è il motto del mio sito, ma probabilmente anche della mia vita: vivo la vita con passione e cerco di aiutare tutti ogni volta che posso. Sono appassionata, lo dico nel mio podcast, tutto quello che faccio lo faccio con passione, perché ci credo, altrimenti non lo farei. Aiutare è una delle forze trainanti della mia vita e in questo credo di aver preso dai miei genitori o di aver imparato da loro. Sono state persone che hanno sempre aiutato tutti quelli che potevano. A casa ho potuto constatare come si prodigassero per aiutare gli altri, e credo che questa cosa mi sia rimasta impressa. Per questo amo aiutare le persone, sia a livello personale che professionale. Sul sito web, dedicato alla mia vita professionale, faccio lo stesso: aiuto le donne con problemi che spesso nessuno capisce o per cui nessuno le aiuta. Ecco da dove nasce questo claim, che in fondo mi descrive molto bene.
Lei è una ginecologa e una sessuologa. Qual è la sua esperienza con il Lichen?
Da anni curo molte donne affette da Lichen e questo per due motivi. Il primo è che sono una ginecologa e una sessuologa e, in quanto tale, si rivolgono a me tante donne che da anni provano dolore durante i rapporti sessuali. Non tutte, ma molte di queste soffrono o potrebbero soffrire di Lichen Sclerosus. L’altro motivo è che ho avuto la fortuna di essere una tra i pionieri in Spagna ad aver iniziato a utilizzare trattamenti rigenerativi in ginecologia e nello specifico per il Lichen. Questo percorso dura ormai da due anni, ancora di più grazie all’ingresso nel team del Dott. Brambilla, chirurgo plastico italiano, che ci ha insegnato i trattamenti rigenerativi con il grasso e che ha reso ancora più grande la nostra esperienza e il nostro approccio e, soprattutto, ci ha permesso di aiutare molto meglio le donne affette da Lichen.
Il Lichen è una malattia difficile per le donne ma anche per i medici, perché dobbiamo dire loro che non possono guarire in maniera definitiva. Ci sono trattamenti che migliorano molto la qualità della vita, che le fanno sentire meglio, molte volte diamo loro la possibilità di avere rapporti sessuali, di vivere una vita normale grazie alla medicina rigenerativa, ma il fatto di non poterlo curare con certezza è difficile per loro che ne soffrono e per me che sono il loro medico. Quando una donna viene nel mio studio mi sento estremamente responsabile, di solito vengono in cerca dell’ultima speranza perché hanno provato altre cose che non hanno funzionato, quindi è una grande responsabilità per me curarle. D’altro canto è anche una malattia che mi fa provare molta gratitudine, poiché queste donne sono estremamente grate quando i trattamenti migliorano i loro sintomi e cambiano le loro vite. Non a caso, una delle cose per cui ho ricevuto più baci e abbracci è quando eseguiamo un trattamento rigenerativo!
Qual è l’atteggiamento delle donne spagnole? Conoscono la malattia? Come la affrontano?
In Spagna le donne stanno ottenendo sempre più informazioni grazie all’attività di sensibilizzazione che alcune di noi professioniste stanno svolgendo sui social media. La verità è che penso che siano sempre più consapevoli della malattia e spesso sono loro ad andare dal ginecologo e dire: “Guarda, credo di avere il Lichen”. La sensazione che ho avuto ultimamente è che le donne si diagnosticano meglio dei professionisti. Ma è anche vero che gli operatori sanitari stanno acquisendo sempre più familiarità con la malattia e, soprattutto, con le alternative terapeutiche disponibili. In Spagna abbiamo già tenuto due incontri. L’anno scorso, il primo Lichen Hub Meeting ha riunito 320 professionisti da tutta la Spagna, e quest’anno ce ne sono stati più di 450. Stiamo svolgendo un lavoro importante di sensibilizzazione, sia per i medici che per i professionisti del pavimento pelvico e dell’ostetricia. Così come lo conoscono meglio, lo trattano anche meglio: sono più consapevoli di tutto ciò che devono fare per impedire che la malattia progredisca o per garantire che progredisca meno gravemente. In Spagna sono sempre di più le donne informate che si prendono maggiormente cura di sé, o che intendono farlo, per cercare di migliorare la propria malattia e trovare una soluzione. Capiscono quanto sia importante il trattamento nel suo complesso, l’esercizio fisico e la dieta. E sono più consapevoli delle alternative rigenerative.
Sul suo sito e nell’account Instagram, lei lavora molto sulla comunicazione. Perché? Che tipo di risposta ottiene?
La verità è che mi piace molto comunicare, mi è sempre piaciuto. Mi piace diffondere la parola. È per questo che un anno fa ho inaugurato il mio podcast Apasionadas. Mi appassiona e mi diverte. Mi sento fortunata perché ricevo tantissimi commenti, email, messaggi su Instagram da donne che mi ringraziano per questo lavoro di divulgazione, per aver parlato di questa malattia, e che stanno imparando tantissimo grazie a tutto quello che faccio. Questo è anche molto confortante e mi aiuta ad andare avanti. I messaggi di gratitudine da parte di tante donne a cui è stato diagnosticato il Lichen grazie a me, o che hanno avuto accesso alle cure, o che hanno scoperto la loro malattia grazie a ciò che faccio ripagano di tutto il lavoro necessario per diffondere la notizia. Quindi sì, lo faccio perché mi piace, ma sono anche contenta di poter aiutare così tante donne con questo lavoro.